Diritti LGBT nei Paesi Bassi

Il territorio dei Paesi Bassi avvolto dai colori della bandiera arcobaleno.

I diritti LGBT nei Paesi Bassi sono pienamente riconosciuti e applicati, essendo uno dei paesi più progressisti al mondo in materia di trattamento paritario nei confronti dei propri cittadini lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT). Gli atti omosessuali sono stati legalizzati nel 1811, dopo che il primo impero francese invase il paese installando il codice Napoleonico e cancellando in tal modo tutte le precedenti leggi sulla sodomia le quali non sono più state promulgate neppure dopo che il territorio olandese riottenne l'indipendenza a seguito del Congresso di Vienna (1814-1815).

Sebbene le persone transessuali siano autorizzate a cambiare in forma legale e riconosciuta il loro genere, protezioni antidiscriminatorie per motivi di espressione d'identità di genere non sono ancora state esplicitamente emanate per l'intero territorio nazionale.

La capitale Amsterdam viene spesso citata per essere una delle città più gay-friendly del mondo[1], molto ben conosciuta per le sue numerose possibilità di alloggio espressamente riservate alla comunità LGBT, tra cui innumerevoli bar gay, stabilimenti balneari e saune gay, così come alberghi, locali del più vario genere e "Pink Point" che forniscono informazioni e souvenir. La comunità LGBT ha il centro di sua massima visibilità a Rembrandtplein[1].

L'Homomonument, completato nel 1987, è stato il primo monumento al mondo che ha commemorato la storia degli omosessuali nella Germania nazista e durante l'olocausto, perseguitati e uccisi prima e durante la seconda guerra mondiale[2]; a seguire, anche L'Aia ha inaugurato il proprio "Homomonument", mentre Utrecht ha innalzato un "Sodomonument" per commemorare una delle rare persecuzioni anti-omosessuali della storia olandese, i processi per sodomia di Utrecht avvenuti nella prima metà del XVIII secolo.

  1. ^ a b Amsterdam In 2001, the Netherlands became the first country in the world to, su The Independent. URL consultato il 14 gennaio 2015.
  2. ^ Gay Amsterdam, su amsterdam.info. URL consultato il 14 gennaio 2015.

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